Fotografare l’imperfetto: perché non ti dirò mai di rifare un bacio
- Matteo Albertin
- 16 mag
- Tempo di lettura: 1 min

Spesso, durante un servizio fotografico, succede questo: la coppia si bacia, si guarda, poi mi chiede: "Va bene? Vuoi che lo rifacciamo?"
La mia risposta è sempre la stessa: no. Perché il primo bacio è quello vero.
Quello che non pensi, quello che non sistemi, quello che magari è storto o fuori fuoco.
Ma è autentico. E nella fotografia di matrimonio, è l’autenticità che cerco, non la perfezione.
Non chiedo mai di fingere. Non amo le pose plastificate, i sorrisi stirati, gli abbracci da copione. Preferisco restare un passo indietro, osservare. Perché è lì, nell’imperfezione, che succede la verità. Quella che, a distanza di anni, vi farà dire: "Eravamo proprio noi."
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